Mi rendo conto che non è il momento migliore per utilizzare il termine "conflitto" visto quanto avviene ogni giorno e da mesi o anni non solo a Gaza e in Ucraina ma in decine di paesi del mondo stravolti da spargimenti di sangue, guerre civili, lotte di potere, violenza contro le donne, discriminazioni contro i deboli, i migranti e le minoranze. Ovviamente non è a quel genere di conflitto che mi riferisco, bensì al conflitto sociale che va riscoperto. Al conflitto inteso come modalità di confronto quando si rappresentano interessi contrapposti: in politica e in ogni forma di rappresentanza come nell'attività sindacale. Perché, dunque, questo blog e perché adesso? Perché per conflitto intendo una modalità di lotta che la cosiddetta "parte debole" del "contratto sociale" e del contratto di lavoro deve saper riscoprire e alla quale deve saper ricorrere. Il Lavoro soccombe da decenni al Capitale e questo avviene nel campo della rappresentanza politica, d...
Dal Neoliberismo al Neolaburismo.