Continua la mobilitazione contro il disegno di legge sulla sicurezza che, in nome di una serie di misure che sarebbero volte a garantire maggiore sicurezza ai cittadini, mira a incutere e diffondere la cultura della paura, non solo come deterrente ma anche per limitare il diritto a manifestare ed esprimere liberamente il proprio pensiero.
Una rete di associazioni, sindacati, comitati, il prossimo 17 gennaio accenderà "100mila luci contro il buio del regime", bissando le manifestazioni dello scorso 14 dicembre.
Perché proprio di fare luce sul reale contenuto di questo disegno di legge si tratta e di smascherare un Governo populista e qualunquista, che alimenta le paure e sollecita gli istinti più bassi che essa genera.
Seguiranno altre iniziative che porteranno fino a Bruxelles.
Criminalizzare il dissenso, inasprire pene per proteste pacifiche, introdurre nuovi reati per colpire studenti, lavoratori e attivisti per l'ambiente, per i diritti e per il sociale, non avverrà nel silenzio e al buio. In tanti non staremo zitti e accenderemo luci.
Un Governo che vede il nemico in chi esercita i diritti costituzionali, che non affronta e non contrasta le reali emergenze quali la criminalità organizzata, la corruzione, l'evasione fiscale e che non interviene sulle reali cause alla base di determinati reati, limitandosi a confinare in carcere le mamme con bambini piccoli è un Governo che aspira all'autoritarismo e, come tale, da fermare con la forza della democrazia.
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