Ancora non si registrano gli effetti del piano di riarmo UE, ma già per il 2024 il rapporto del Sipri di Stoccolma segna utili record per l'industria bellica, con una crescita significativa per i signori delle armi europei, con un + 13%, pari ad un incremento di 151 miliardi di dollari. Tra questi, le italiane Leonardo e Fincantieri fanno segnare una crescita del fatturato del 9,1%. Percentuali lontanissime dai tassi di incremento dei salari e risorse immani rispetto a quelle destinate alla sanità, alla scuola e ai servizi pubblici in generale, la cui "essenzialità" è nota al governo solo quando come lavoratrici e lavoratori esercitiamo il diritto costituzionale allo sciopero come arma di lotta per le rivendicazioni salariali e normative e per la pace. La corsa al riarmo farà ulteriormente impennare i profitti delle aziende belliche. E delle banche che non disdegnano di intermediare. Ancora una volta, assistiamo a colossali spostamenti di risorse e ricchezza dal pubblico ...
Blocchiamo tutto, adesso, davvero. Il governo criminale israeliano si spinge sempre oltre e stanotte lo hanno fatto: hanno invaso Gaza City. Il rispetto delle regole è imposto solo a chi, come ad esempio i sindacati dei servizi pubblici essenziali, è tenuto a districarsi tra una miriade di limiti e regole per indire uno sciopero, mentre a chi con prepotenza e brutalità affama un popolo e invade la capitale di una nazione altra, è consentito tutto. La situazione è drammatica ed eccezionale e andrebbe affrontata con logiche diverse dall' ordinario: bisognerebbe davvero scendere per strada, tutti quelli che ci stanno, e bloccare infrastrutture e servizi, e chissenefrega (per una volta) delle regole e di denunce (quelle sicuramente arriverebbero subito). Io non ci sto a restare a guardare, come disinvoltamente fa anche il nostro governo, probabilmente nell' attesa di potersi "godere" tra qualche anno la "riviera" di Gaza, che sarà costata un genocidio. Questo è ...