80 anni fa la lotta di partigiane e partigiani, resistenti e antifascisti, ci ha donato la libertà.
Abbattuto il regime fascista e cacciato l'occupante nazista, ci ha assicurato il passaggio dall'autoritarismo alla democrazia e alla libertà.
Quella libertà che oggi spesso rischiamo di dare per scontata e che invece è sotto attacco, non solo per i rigurgiti autoritari di un governo di destra che emergono in tutta la loro nefandezza nelle misure previste dal Decreto Legge cosiddetto "sicurezza" e che invece è solo repressione, ma per una cultura antidemocratica strisciante a livello globale.
La libertà va celebrata ma anche difesa e soprattutto praticata ogni giorno.
La storia e la memoria vanno preservate per trarne gli insegnamenti per il presente e per il futuro.
P.s.: non so cosa avrebbe pensato Papa Francesco dell'ipocrita invito alla "sobrietà" di un governo che non celebra la liberazione (ma che può essere al governo, oggi, solo grazie alla costituzione libera e antifascista assicurata dalla lotta di liberazione) ma sono certo che avrebbe gradito una festa della liberazione all' insegna della ricerca della pace...
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