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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

Gaza

 Su quanto sta avvenendo a Gaza, il silenzio non è più opportunistica equidistanza, ma cinica complicità! L'assenza di una condanna esplicita e con effetti conseguenti circa il genocidio messo in atto dal Governo Netanyahu, perpetrato addirittura con il blocco degli aiuti umanitari, è una scelta squallida sul piano sia politico che umano e non trova alcuna ammissibile giustificazione. Il governo italiano è in prima linea sul fronte del silenzio e dell'assenza di una condanna esplicita: è dal lato sbagliato della storia. Gli interessi geopolitici ed economici, se passano sulla vita di milioni di persone, si chiamano in un modo solo: GENOCIDIO.

Mélenchon alla GKN

Ieri sera, al presidio ex GKN a Campo Bisenzio (FI), c'è stato il leader de La France insoumise e della coalizione di sinistra N FP che alle ultime elezioni politiche in Francia ha trionfato, frenando l'avanzata della destra xenofoba lepenista, Jean-Luc Mélenchon. Sarebbe riduttivo dire che è venuto a presentare il suo libro, "Ribellatevi. La rivoluzione nel XXI secolo" (titolo nella traduzione italiana) perché in realtà è stato molto di più. E il fatto che l'incontro si sia tenuto nella fabbrica occupata dal collettivo che da tempo lotta per una vertenza il cui significato va bene oltre i confini di quei cancelli e punta a mettere in pratica un modello di produzione dal basso, è significativo. In un'ora, ha demolito l'attuale modello capitalista e ultra liberista, cinico al punto di ricorrere all'economia di guerra per continuare ad accumulare ricchezza nelle mani di pochi e a perpetuare un genocidio a Gaza. "L'economia di guerra non genera n...