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Visualizzazione dei post da 2024

Finalmente Sciopero Generale

 Se ne parlava da settimane, tirava proprio aria di sciopero generale e ieri i Segretari Generali di CGIL e UIL, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, lo hanno ufficializzato: sarà il prossimo 29 novembre! La cosa non mi stupisce e, anzi, mi stupisce, e non poco, il fatto che altre Confederazioni Sindacali, come la CISL, esprimano addirittura apprezzamento per le misure adottate dal Governo. E un silenzio cupo circonda la Confsal, la Confederazione autonoma che da tempo si è spostata su posizioni filo-governative: accetto scommesse su come si posizionerà e, mi si perdoni l'ironia, non immagino mobilitazioni oceaniche bensì un plauso alla politica di Meloni e Giorgetti, di FdI e Lega, con qualche piccolo auspicio a fare qualcosa in più per il lavoro per il futuro. Copione ben noto. Ma perché reputo giusta questa mobilitazione? Per quanto mi riguarda, la domanda dovrebbe essere: coma si fa a non scendere in piazza contro misure che continuano a impoverire chi lavora e a strizzare...

CAMBIARE PER CONTINUARE

La vita ti mette spesso di fronte alla necessità di fare delle valutazioni, di prendere atto di certe evidenze, e così capita che una storia si chiude e una nuova inizia.  Una convinzione che mi ha sempre guidato, un principio che ha sempre ispirato la mia azione, nella vita e nell’attività sindacale è: fare ciò che è giusto e non ciò che conviene .  Semplificando, posso dire di aver imparato che le persone si dividono in due grandi categorie: coloro i quali fanno ciò che è giusto e quelli che invece fanno ciò c he gli conviene. Poi, in mezzo, nascosti tra mille sfumature, ci sono quelli che fanno ciò che è "opportuno". Ma opportuno per chi? Dietro la maschera della finta via di mezzo, in realtà, nascondono le scelte più opportunistiche ed utilitaristiche. Attaccamento alla maglia o alla bandiera non significano nulla se non realizzano un attaccamento a determinati valori. E se quella maglia e quella bandiera tradiscono i tuoi valori di riferimento e cambiano i propri capisa...

Stay tuned: ne vedremo delle belle!

Ebbene sì! Unisin mi ha sospeso😁. Ed è stata commissariata la Falcri Unisin Bnl/Findomestic.  Non mi si chieda quali sono le motivazioni, ché non sono state espresse e la cui arbitrarietà sarà dimostrata in tutte le sedi. Ciascuno tragga le proprie conclusioni circa il futuro ruolo di Unisin. Come si può immaginare, non finisce qui. È un piccolo prezzo da pagare per le nostre battaglie di giustizia e verità. Un minimo prezzo per vedere finalmente calare maschere di ipocrisia e viltà. Continueremo la nostra azione su tutti i fronti, sostenuti dalla fiducia che tante e tanti confermeranno a me e a tutte le VERE sindacaliste ed i VERI sindacalisti con cui da anni portiamo avanti le nostre lotte. Intanto, la giustizia farà il suo corso.⚖️ Restate sintonizzati. P.s.: i rosiconi continuino a rosicare!🤷🏻‍♂️

Il senso di ciò che facciamo

IL SENSO DI CIO’ CHE FACCIAMO La teoria economica neoliberista afferma che i mercati sono in grado di autoregolamentarsi e che lo Stato deve astenersi dall’intervenire al fine di non compromettere l’efficiente allocazione della ricchezza. Ma è davvero così? La riposta è sotto i nostri occhi: le aziende tecnologiche vendono prodotti contenenti materiali rari estratti dalla terra con gravissimi impatti ambientali; l’industria agroalimentare ci propina cibi iperprocessati pieni di zuccheri e grassi saturi dannosi per la salute; l’energia che usiamo ci arriva da Paesi dove le donne non sono rispettate; la maggior parte dei vestiti che indossiamo proviene da aziende tessili che sfruttano i propri lavoratori; i medicinali che compriamo provengono da aziende farmaceutiche colluse con il narcotraffico; i social network vendono sottobanco i nostri dati sensibili.  Anche le banche fanno la loro parte. Da decenni la tradizionale attività di raccordo tra risparmiatori e chi necessita di un pre...

Rassegna C

Oltre alla immane tragedia in corso per la popolazione palestinese e quella israeliana se ne aggiunge, in modo del tutto strisciante e ideologico, un'altra meno palese e forse ancora più perversa: quella della identificazione del "popolo" di fede ebraica con il governo dello stato di Israele.  Nonostante tutte le immediate e violente repressioni del dissenso ebraico di fronte alle stragi perpetrate dallo stato israeliano (facile esercizio sarà per chiunque trovare gli articoli delle manifestazioni della comunità ebraica mondiale, dagli Usa all'Europa, ad Istraele stesso, dei mesi scorsi, nella stampa internazionale) emergono sempre più spesso valutazioni impietose di quanto compiuto dal governo Netanyahu, che dovrebbero rompere l'assioma che spinge alla drammatica recrudescenza di atti e sentimenti anti ebraici. Incoraggiamento ne siano i due qui citati suggerimenti di lettura: l'articolo di Lancet https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-67...

W La France del Nouveaux Front Populaire

Quanto va prospettandosi in Francia ha dello straordinario ma non dell'incredibile: la Sinistra che fa la sinistra, che si proclama sinistra e presenta ricette di sinistra contrapponendosi alle misure neoliberiste e condannando i rigurgiti neofascisti; la sinistra che si unisce invece di continuare a dividersi; la sinistra vista come tale dal popolo, dagli uomini dalle donne e, soprattutto, dai giovani, può vincere.  Ovunque! E può governare! E con leader come Mélenchon che non hanno paura della demonizzazione che si tenta di fare da anni verso chi si schiera apertamente ed  incondizionatamente contro l'iniquità, la disuguaglianza e l'ingiustizia sociale, si può restituire speranza a chi da anni non si riconosce in alcun partito e si rifugia nell'astensionismo. Ad elevata partecipazione del popolo corrisponde il trionfo del popolo e chi è davvero per il popolo lotta per i deboli, gli sfruttati, i disperati e per coloro che scappano dalla disperazione e dalle guerre. È ...

Rassegna C

# Articoli, spunti e piccole note di sana stampa. Analisi Difesa: Media, censure e facce di bronzo  

Riscoprire il conflitto...a Milano

Di seguito il reportage fotografico della presentazione di " Riscoprire il conflitto. Dal neoliberismo al neolaburismo " tenutasi ieri sera presso il CSOA COX 18, su iniziativa del Fondo "Alessandro Cazzaniga" dell'archivio "Primo Moroni". Un ringraziamento a tutti gli intervenuti e ai relatori per l'altissimo livello del dibattito e la qualità dei contributi: Tommaso Spazzali, Lorenzo Venini, Andrea Fumagalli e Piero Carcano.

Satnam

 Il mio silenzio colmo di sdegno esprime meglio di qualsiasi parola ciò che penso delle persone e di un sistema malato che hanno lasciato morire agonizzante Satnam Singh ! Aiutare la famiglia è davvero il minimo. E intanto un giovane apprendista viene schiacciato da un macchinario.

L'infanzia negata del lavoro minorile

La Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, celebrata il 12 giugno di ogni anno, è un'occasione per sensibilizzare e mobilitare la comunità internazionale sull'urgenza di eliminare lo sfruttamento del lavoro minorile in tutte le sue forme e in tutti i Paesi interessati. Questo evento è stato istituito dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) nel 2002, mira a promuovere la protezione dei diritti dei bambini e delle bambine e a garantire che possano godere di un'infanzia sicura e con accesso all'istruzione. Il lavoro minorile è una piaga che affligge milioni di bambini in tutto il mondo, privandoli dell'opportunità di crescere in un ambiente sano e di sviluppare il loro pieno potenziale. I bambini e le bambine coinvolti in lavori pericolosi o sfruttati in condizioni di schiavitù sono esposti a rischi fisici e psicologici gravissimi, oltre a essere esclusi dal sistema educativo, il che perpetua un ciclo di povertà e mancanza di opportunità. La Giorna...

40 anni senza Berlinguer

Oggi sono esattamente 40 anni. Berlinguer ci lasciò l'11 giugno 1984 e lo fece nel modo in cui lo fa chi è mosso da passione e convinzione: nel mentre arringava la sua gente. In effetti succede a pochissimi (tutti gli altri mossi da opportunismo e convenienza) e quella gente si è poi dispersa, travolta dall'ondata neoliberista. Oggi va radunata e raccolta attorno ad un rinnovato progetto di sinistra che metta al centro il lavoro: questo è il mio "neolaburismo"!

Serve la Sinistra

Provo a dare una veloce, personale lettura dell'esito del voto delle elezioni europee, il cui spoglio si è appena concluso. Al netto dell'avanzare delle destre sovraniste in tutta Europa, con un fenomeno che in Italia abbiamo anche già conosciuto negli anni passati e oggi ben rappresentato dal "caso tedesco", con il 34% dei lavoratori tedeschi che ha votato per AFD, è evidente che sussiste un problema per la sinistra, che evidentemente non sa più rappresentare il suo popolo e non sa interpretarne le esigenze. Cosa ci si può aspettare dalla sinistra che ha sposato il neoliberismo? Ed allora ecco che, se nessuno sa rispondere alle esigenze del mondo del lavoro sul piano economico e sociale, allora i lavoratori sono sensibili ai temi del nazionalismo più becero, contro "i migranti che rubano il lavoro" e invocando repressione scambiandola per maggiore sicurezza. In Italia, osserviamo un buon risultato del PD targato Schlein e, soprattutto, un succes...

Stereotipi e Parità di Genere

Tra gli obiettivi da raggiungere per la parità di genere c’è quello del togliere alla donna il ruolo di “moglie di” e darle finalmente corpo e anima a prescindere. Non parlo, anzi non scrivo per puro piacere, ma perché per l’ennesima volta, svuotando di contenuto tutto il resto, sono stata appellata in questo modo. Da una donna.  I ruoli tradizionali e gli stereotipi "moglie di" e "mamma di" riflettono la storia e la cultura di molte società, dove le donne sono spesso viste principalmente attraverso il loro legame con gli uomini e attraverso il loro ruolo nella famiglia. Da qui tutto ciò che ne discende in termini di impatti sulla carriera e indipendenza economica. Per questo è importante parlare di politiche di conciliazione di tempi vita e lavoro, ed è necessario farlo su più fronti: nelle grandi aziende inserendo ad esempio il lavoro flessibile o concedendo opportunità di carriera a tutte e a tutti, nella società supportando il congedo parentale per entrambi i ge...

Salute e Sicurezza: diritti non negoziabili

La cronaca di questi giorni parla ancora una volta degli ennesimi morti sul lavoro, uccisi da chissà quale legge disattesa, da quale protocollo sulla sicurezza saltato a piè pari, quanti soldi risparmiati per non fare manutenzione o formazione. Non è accettabile, non possiamo accettarlo, nessuno di noi dovrebbe consentire queste speculazioni sulla pelle dei più deboli, le lavoratrici e i lavoratori. Quando ho iniziato il percorso da RLS, ovvero Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ho avvertito che per l’azienda si trattava dell’ennesimo fastidio, più ancora di un tavolo di trattativa sindacale. Non me lo aspettavo, pensavo che almeno in questa veste avremmo lavorato fianco a fianco per il bene di chi lavora, per la salute e la sicurezza dei nostri colleghi e delle nostre colleghe. E invece mi sono ritrovata in una scena surreale: la paura che in quella visita ufficiale da RLS avremmo fatto degli esposti e segnalato delle mancanze, era più importante del resto. Ho fatto i...

Sugli omicidii dei lavoratori

  La produzione capitalista è orientata in ogni settore a realizzare il massimo profitto. Rispetto a questo fine generale ogni prescrizione da adottare in termini di sicurezza sul lavoro viene percepita "dal sistema" come "un costo" che riduce o compromette il raggiungimento del fine. Nella spicciola logica produttivistica l'unica sicurezza sul lavoro utile e necessaria è quella che preserva i profitti da costi/danni peggiori. Onde evitare tale "male peggiore" il capitale ricorre ai mezzi più economici possibili, spesso puramente formali, in termini di sicurezza, tendendo a preservare la maggior quantità possibile di profitto. Considero quanto appena ipotizzato un punto di partenza "postulato", per il proseguimento del discorso ma, per chi volesse, l'esperienza nota di due secoli di società capitalista potrà, attraverso ampi e reperibili studi, offrire tutte le giustificazioni e spiegazioni del caso. Scendiamo qui...

E se lo dice anche l'ISTAT... e poi addirittura il banchiere...

E se non basta, per alcuni, quanto da anni denuncia Oxfam, e se l'evidenza del carrello della spesa sempre più vuoto è considerata frutto di una mania per la linea delle famiglie italiane, ora è anche l'ISTAT a certificare l'impoverimento di chi vive di lavoro . Se l'Istituto Nazionale di Statistica è oggi diventato inattendibile o pericolosamente eversivo, mi scuso fin d'ora per averlo preso in seria considerazione. Ma cosa ci dice esattamente l'ISTAT nel  recente " Rapporto annuale per il 2024. La situazione del Paese ", reso pubblico lo scorso 15 maggio e disponibile sul sito dell'Istituto (clicca qui) ? Ci dice che, sebbene nell'ultimo triennio l'economia italiana sia cresciuta più della media dell'UE e di due colossi come Francia e Germania, le retribuzioni sono cresciute molto meno dell'inflazione : " tra gennaio 2021 e dicembre 2023 i prezzi al consumo sono complessivamente aumentati del 17,3 per cento, mentre le retribu...