Ieri altri 5 lavoratori sono morti, e un altro è grave, per le condizioni di scarsa sicurezza e di assoluta precarietà in cui erano costretti a lavorare.
Questa volta è accaduto a Casteldaccia, vicino a Palermo.
Sicuramente le indagini e i successivi processi accerteranno la verità e le responsabilità ma ciò che è già certo ed evidente è che le concentrazioni del gas letale che li ha uccisi erano altissime, che uno di loro aveva un contratto di lavoro interinale e un altro aveva 71 anni. E secondo i sindacati erano sottoinquadrati rispetto alle delicate mansioni che erano chiamati a svolgere.
E che ancora una volta siamo in presenza di un sistema di appalti, vero buco nero normativo in cui i diritti e la dignità del lavoro vengono quotidianamente fagocitati e si perdono.
Tutto per pagare meno chi lavora.
Ma quanto costano le vite umane?
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