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Di Passioni e Dissensi

Il pluralismo è un concetto semplice: si articola un pensiero proprio, si discute con altre persone e infine ciascuno resta della propria idea o convinto dalla giustezza dell'idea dell'altro la fa propria. 

La democrazia è proprio questo. È frutto di pluralismi diversi che consentono la partecipazione alla vita pubblica. Da questa prima considerazione universale, traggo due conseguenze: la prima è che solo attraverso il confronto si possono portare avanti battaglie, idee e posizioni che viceversa non si avrebbe modo di esprimere o peggio rimarrebbero vincolate alla persona singola. Dunque se non ci si sofferma nella discussione, se non facciamo arrivare al nostro interlocutore il nostro dissenso o l’alterità del nostro pensiero, probabilmente non si hanno argomenti a sufficienza, o magari si è nel torto.

Foto tratta da www.freepik.comLa seconda conseguenza che ne traggo riguarda il Sindacato, la riscoperta del conflitto, come ci ha illustrato Tommaso Vigliotti nel suo saggio: attraverso la conoscenza e la partecipazione alla res publica si possono individuare quelle personalità che sono più competenti, più appassionate, possiamo dunque riconoscerle e affidare loro le nostre battaglie, affinché se ne facciano portavoce. Ecco, come scrive Tommaso, “più le persone sono consapevoli, meno spazio ci sarà per il populismo” e, aggiungo io, meno spazio avrà anche il cosiddetto sindacato di comodo o sindacato giallo, quello che fa le veci del datore di lavoro anziché tutelare, difendere e rappresentare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Siate dunque fautori di democrazia e pluralità, informatevi e siate partecipi, e sappiate riconoscere la competenza e la passione.

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